Kefir: un alleato per la salute

Il Kefir può essere a base di latte o di acqua, in questo articolo ci occuperemo del kefir di latte.

Di origine caucasica, il termine Kefir deriva dal turco “keif” che significa “sentirsi bene, benessere”.

Per produrre il kefir di latte occorrono i grani di kefir (costituiti da lieviti e batteri), che secondo tradizione vengono donati e il latte vaccino o di capra, i grani fermentano il latte e per questo motivo si ottiene una bevanda leggermente aspra ed effervescente, con una consistenza cremosa: queste caratteristiche variano in base a numerosi fattori come il tempo di fermentazione, la proporzione tra grani e latte e la temperatura dell’ambiente nel quale viene fatto fermentare. Solitamente si consiglia una proporzione di 1:10 (10 g di grani e 100 ml di latte) ed una fermentazione di 24 ore a temperatura ambiente (20 gradi), naturalmente con il variare delle stagioni varierà anche la fermentazione.

La procedura per la produzione del kefir è molto semplice: si pongono i grani con il latte in un recipiente di vetro o ceramica, questo viene coperto con un tovagliolo (meglio se chiuso da un elastico in maniera che non venga contaminato il contenuto ma possa respirare) e si lascia fermentare il tutto per 24 ore. In seguito utilizzando un colino non metallico si cola il prodotto ottenuto mescolando con un cucchiaio sino a che non saranno rimasti nel colino solo i grani che verranno utilizzati per la prossima produzione di kefir. Questo procedimento può essere ripetuto all’infinito, bisogna tenere presente che di volta in volta i grani cresceranno e quindi o si utilizzerà una quantità maggiore di latte oppure dovremmo toglierne un po’ (questi possono essere congelati o donati).

Ora che abbiamo visto come si produce il kefir soffermiamoci sul perchè sia così utile per la nostra salute.

La sua composizione nutrizionale precisa è molto difficile da definire, in quanto dipende da vari fattori che cambiano di volta in volta: origine del latte e dei grani, tempo e temperatura di fermentazione, condizioni di conservazione.

Sono sicuramente presenti proteine, grassi, zuccheri e minerali.

Durante la fermentazione i batteri presenti nei grani “digeriscono” le proteine del latte e le riducono ad aminoacidi, dei quali il kefir è ricco: i più presenti sono la lisina (utile per la produzione di ormoni e anticorpi), la isoleucina (usata per la sintesi delle proteine, soprattutto quelle muscolari) e la fenilalanina.

Il kefir è inoltre un’ importante fonte di vitamine soprattutto del gruppo B, ma anche C,A, K e di minerali quali magnesio, calcio e fosforo.

Inoltre il consumo quotidiano di kefir sicuramente svolge un ruolo positivo per la salute del nostro microbiota intestinale, di cui parleremo in uno dei prossimi articoli.

Un commento

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