MOC ad ultrasuoni (QUS)

VELOCE E DI FACILE ESECUZIONE
Per la compilazione della scheda paziente e l’esecuzione dell’ esame si impiegano circa 10 minuti

ECONOMICA
Il costo dell’esame è minore del ticket sanitario pagato per effettuare un esame DEXA

INNOCUA
Lo strumento funziona ad ultrasuoni, non utilizza raggi x, quindi si può ripetere con maggior frequenza rispetto alla MOC DEXA

FORNISCE RISULTATI PRECISI ED AFFIDABILI
Testimoniati da numerosi studi scientifici consultabili su PUBMED

Questo esame viene eseguito previo appuntamento presso lo studio di GENOVA

Per eseguire le misurazioni con lo strumento ultrasonometrico calcaneare SONOST 2000, il paziente deve essere seduto ed appoggiare un piede nel posizionatore.
La tecnica ultrasonometrica non prevede l’esposizione del paziente a sorgenti di raggi ionizzanti e può essere ripetuta nel tempo per accertare le condizioni del tessuto senza alcun rischio.
Il calcagno è il sito di misurazione comunemente utilizzato nella QUS poiché facilmente accessibile alle strumentazioni: presenta due superfici piane e parallele estremamente utili per l’ottimizzazione della geometria di trasmissione del fascio ultrasonoro attraverso di esso, è scarsamente rivestito da tessuto molle ed ha dimensioni relativamente uniformi.
Inoltre, il calcagno ha una struttura prettamente trabecolare e risulta perciò un ottimo indicatore del turn over osseo sistemico scheletrico.

L’ultrasonometria ossea quantitativa (QUS) è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata.
Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti.

La metodica ultrasonografica per lo studio del tessuto osseo risponde inoltre ai requisiti richiesti dalla disposizione europea, la Direttiva Europea 97/43/Euratom del 30/6/97 recepita recentemente in Italia con il Decreto Legislativo “Attuazione della direttiva 97/43/Euratom in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche” del 26/5/2000, n. 187 – art. 3.1. che impone di utilizzare «.. tecniche alternative disponibili, che si propongono lo stesso obiettivo, ma che non comportano un’esposizione alle radiazioni ionizzanti […]». I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale (Mineralometria Ossea Computerizzata a raggi X).
L’ultrasonometria non sostituisce la DEXA (Dual energy X-Ray Absorptiometry), la metodica di elezione per lo studio della densità ossea, ma è complementare ad essa nella diagnosi dell’osteoporosi.
La QUS è un sistema non invasivo, privo di radiazioni, di rapida esecuzione ed altamente predittivo della fragilità ossea.

L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno. Questo segmento osseo presenta le superfici mediale e laterale piatte e parallele risultando facilmente accessibile alle strumentazioni.
Nonostante si tratti di un sito scheletrico periferico, il calcagno è sensibilie ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare a livello dell’anca. Il calcagno è infatti costituito per il 90% da osso trabecolare, e presenta un elevato livello di turnover ed un tasso di riassorbimento osseo simile ai siti spinali.
L’ultrasonometria è sensibile ai cambiamenti metabolici del tessuto osseo legati all’età, alla menopausa e ad altri fattori legati allo di stile di vita. L’attività fisica, ad esempio, è dimostrata avere un effetto positivo sui valori QUS calcaneari. Allo stesso modo, si osservano spiccate differenze tra individui fumatori e non fumatori.

Numerosi studi hanno riportato i valori QUS ridotti in diversi quadri patologici, in particolare: nei soggetti affetti da disfunzioni renali, morbo di Crohn, iperparatiroidismo primario, artrite reumatoide, ed utilizzo di farmaci glucocorticoidi. Inoltre, i soggetti giovani ed adulti con paralisi severa o sottoposti terapia anticonvulsante presentano valori QUS calcanerari ridotti.

Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso al calcagno al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness.
L’Indice Stiffness rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD) misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.
L’Indice Stiffness, il T-score QUS o il T-score dell’assorbimetria a raggi X, possono essere utilizzati dal medico insieme ad altri fattori di rischio clinici, per fornire una valutazione scheletrica complessiva.

La validazione della tecnica ad ultrasuoni per lo studio dell’ osteoporosi è ormai completata e sostenuta da una ampia documentazione scientifica.

– Un basso valore di QUS costituisce un fattore di rischio per frattura osteoporotica nelle donne postmenopausali
– Un basso valore di QUS costituisce un indicatore di bassa massa ossea più importante dei fattori di rischio clinici
– Ai pazienti con bassi valori di QUS può essere prescritto un ulteriore esame BMD o impostato un regime terapeutico se si è in presenza di altri fattori di rischio clinici.

Non sempre le valutazioni quantitative riferite alla densità ossea (bone mineral density), fornite dalla DEXA, concordano con quelle qualitative fornite dalla QUS.
Pertanto,come segnalato in letteratura, esistono condizioni nelle quali una DEXA normale si associa a una valutazione QUS alterata e viceversa.
Queste due metodiche si integrano a vicenda, offrendo informazioni esclusive e complementari.
La tecnica ultrasonometrica non prevede l’esposizione del paziente a sorgenti di raggi ionizzanti e può essere ripetuta nel tempo per accertare le condizioni del tessuto senza alcun rischio. Il calcagno è il sito di misurazione comunemente utilizzato nella QUS poiché facilmente accessibile alle strumentazioni: presenta due superfici piane e parallele estremamente utili per l’ottimizzazione della geometria di trasmissione del fascio ultrasonoro attraverso di esso, è scarsamente rivestito da tessuto molle ed ha dimensioni relativamente uniformi. Inoltre, il calcagno ha una struttura prettamente trabecolare e risulta perciò un ottimo indicatore del turn over osseo sistemico scheletrico.
FONTI BIBLIOGRAFICHE

– Assessment of quantitative ultrasound densitometry in 100 persons with fractures due to osteoporosis. JPS Walia, A Singh, AC Gupta, B Singh, AK Walia, D Kumar Ind. J Radiol Imag 16:4:597-601 2006
– Quantitative ultrasound and bone health Karen M Knapp Salud Publica Medica Mex; 51 suppl 1:518-524 2009
– L’ultrasonografia ossea quantitativa: stato dell’arte e prospettive G.Guglielmi, F. de Terlizzi, F.Aucella Giornale Italiano di Nefrologia Anno 21 n.4, pp.343-354 2004
– Valutazione ultrasonografica calcaneare del picco di massa ossea in giovani donne dell’Italia centrale M.Ponteggia, L. di Cato, F. Ponteggia, M. Pica, S.Coaccioli Reumatismo; 55 (1):34-38 2003
– Med Arch. 2013; 67 (4): 289-91.Osteoporosi – studio comparativo tra ecografia quantitativa del calcagno e DXA, Muftic M , Selimovic EK , Miladinovic K
. – Calcif Tissue Int 2006 Ottobre; 79 (4): 223-9. Epub 2006 14 set., Calcagno ultrasonometria e Mineralometria ossea computerizzata per la valutazione del rischio di fratture vertebrali, Frediani B , Acciai C , Falsetti P , Baldi F , G Filippou , Siagkri C , Spreafico A , Galeazzi M , Marcolongo R .
MINISTERO DELLA SALUTE – LINEE GUIDA PREVENZIONE OSTEOPOROSI


Seguimi sui social